Titano è un oggetto estremamente difficile da studiare perché ha un’atmosfera densa di azoto e metano, quest’ultimo forma molti composti organici sotto l’influenza della radiazione solare. Alcuni di essi cadono come pioggia, altri rimangono come nuvole e altri ancora formano rocce sedimentarie. Si suggerisce che la superficie di Titano sia l’analogo di una palude con pozze di “brodo primordiale” che un giorno potrebbero dare origine a nuova vita.
Per esplorare questo mondo, è stato appositamente creato un dispositivo a forma di drone multirotore. Non è in grado di volare, ma può compiere lunghi “salti”, evitando gli ostacoli e sorvolando le pozzanghere. “Dragonfly” si muoverà tra gli oggetti di interesse per gli scienziati sulla superficie di Titano e li studierà con l’aiuto degli strumenti a bordo. Il veicolo è dotato di un sistema di propulsione nucleare che funziona secondo il principio RITEG per massimizzare la durata della missione.